EDIZIONE 2021

8 - 9 - 10 Ottobre | Massa Marittima

La terza edizione di DocuDonna si terrà a Massa Marittima, dall'8 al 10 ottobre, presso la Sala dell'Abbondanza / Cinema Goldoni.

La giuria internazionale assegnerà ai documentari in concorso i seguenti premi ufficiali: Miglior Documentario Italiano / Miglior Documentario Internazionale / Menzione Speciale.

Oltre ai documentari, il festival presenta alcuni eventi speciali:

Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese.

LA GIURIA

Claudia Pampinella, Ingrid van Tol, Bart van Dam and Mariangela Barbanente.

I vincitori

SISTERS WITH TRANSISTORS
Lisa Rovner

WHY DIDN’T YOU STAY FOR ME?
Milou Gevers

BECOMING ME
Martine De Biasi

AILLEURS, PARTOUT
Isabelle Ingold & Vivianne Perelmuter

LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA
Kim Longinotto

MIGLIOR DOCUMENTARIO INTERNAZIONALE LUNGO

MIGLIOR DOCUMENTARIO INTERNAZIONALE CORTO

MIGLIOR DOCUMENTARIO ITALIANO

MENZIONE SPECIALE

PREMIO SPECIALE

Altri documentari in concorso

APNEA
Irene Von Dorigotti

BATTLEFIELD
Silvia Biagioni e Andrea Laidante

DOORGAAN
Johanneke Dijkstra

EN CAMINO – Mexico, machismo e nuvole
Isabella Cortese, Federico Fenucci, Maria Giuditta Vettese

EN CE MOMENT
Serena Vittorini

ISLAM DE CUBA
Marzia Rumi

LE SFAVORITE – No Bets on the Underdogs
Flavia Cellini e Linda Bagalini

LA NAPOLI DI MIO PADRE
Alessia Bottone

LONG LIVE THE PANDA
Bo van der Meer & Roswitha de Boer

NOBU
Sarah Blok & Lisa Konno

PYRALE
Roxanne Gaucherand

RED LIPSTICK
Shiva Sanjari

THE LONG RIVER SLIDES
Sanne Rovers

UN CHANTEUR INVISIBLE
Hannah van Tassel

OUT OF COMPETITION

IN VIAGGIO CON CECILIA
Cecilia Mangini e Mariangela Barbanente

LA GIURIA

BART VAN DAM

Bart van Dam (1964) Amsterdam. Regista, Creativo, Produttore e Fondatore di More than TV(.com). Bart ha ricoperto le principali figure professionali per la realizzazione di lungometraggi sia olandesi che internazionali: scenografo, direttore artistico, direttore di produzione, 1° assistente alla regia, produttore creativo e poi regista.

Regia: Bart ha realizzato spot pubblicitari per marchi internazionali come Puma, Volkswagen, Citroen, Nokia, Hallmark, Coca Cola e Pepsi solo per citarne alcuni, ma anche cortometraggi documentari brevi, video musicali, una serie di programmi d'arte per la televisione, ecc. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali. Tra cui Cannes Lions e il Golden Award di Montreux. Recentemente ha realizzato video per una campagna di sensibilizzazione contro la prostituzione minorile nei Paesi del terzo mondo: "Free a Girl", utilizzando la tecnologia di scambio di facce. Bart ha anche realizzato un video per la sensibilizzazione sulle molestie sessuali sulle donne a sostegno del movimento #MeToo.

Giuria: Cannes (Young Directors Award), Eurobest, Epica, ADCN Dutch Creativity Awards (Film Direction), Documentary film festival Cities in Motion (Europe), ACE Oscars (Amsterdam). Docente ospite: Film Academy AHK, UvA, HvA, InHolland Media, Nola Hatterman e AHKCO (le 2 scuole d'arte del Suriname) per Sandberg Institute / Rietveld Academy.

CLAUDIA PAMPINELLA

Produttrice indipendente e autrice. Oltre ai temi naturalistici e storici, i contenuti principali delle sue produzioni sono l’impegno civile, la solidarietà e il talento di saper rappresentare, attraverso l’arte e le proprie scelte di vita, la complessità del presente.
Dal 2019 al 2021 Claudia è stata Presidente di Doc/it Associazione Documentaristi Italiani. Si è laureata in Letteratura Tedesca all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sul rapporto tra teatro e cinema nell’opera di Arthur Schnitzler. È giornalista pubblicista dal 1994. Si è perfezionata all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in Management artistico. Dal 1994 al 2000 è stata Capo Ufficio Stampa del Teatro Nazionale di Milano e dal 2006 al 2011 ha collaborato con Fondazione Cinema per Roma. Dal 2000 si dedica definitivamente alla produzione audiovisiva prima con L’Altravista, società di produzione costituita da professioniste donne con particolare attenzione al recupero della memoria visiva, per la quale è stata produttrice di numerosi documentari per THE HISTORY CHANNEL e RAI che sono stati selezionati a Festival internazionali. Dal 2013 è socia di Talpa Produzioni con il regista Daniele Cini. Ha prodotto per RAI 1 il documentario Bambini Guerrieri (2014) per la regia di Daniele Cini.

Dal 2015 ad oggi è stata autrice e produttrice di circa 40 documentari per il programma GEO di RAI 3. Nel 2019 ha prodotto il documentario La Febbre di Gennaro (documentario 52’) per la regia di Daniele Cini con il sostegno di Medici Senza Frontiere, Sea Watch e Associazione Papa Giovanni XXIII, distribuito da Minerva Pictures su SKY PRIMA FILA. Nel 2020 ha prodotto Il Ragazzo con la Leica, 60 anni di Storia italiana nello sguardo di Gianni Berengo Gardin (documentario 60’) con la regia di Daniele Cini per RAI CULTURA, RAI 5 in onda in aprile 2021. Attualmente sta lavorando allo sviluppo dei documentari: Giro di Banda; Pictures of Sound, in viaggio con Guido Harari; Mi riprendo la vita, Paola Agosti.

INGRID VAN TOL

Ingrid van Tol è una consulente e coach indipendente di documentari. Il suo lavoro è incentrato nella ricerca di nuove forme, esperimenti e nuove voci nel cinema, specialmente quello degli autodidatti. Oltre a film e documentari è esperta in progetti interattivi e VR & AR. Con questa esperienza van Tol è consulente per fondi culturali e società di produzione (ad esempio Basalt film, Submarine, Halal) e coach per giovani registi. L'anno scorso è stata la direttrice della Dutch Directors Guild. Dal 2000 al 2017 è stata a capo del dipartimento documentario del Dutch Cultural Media Fund, che forniva sovvenzioni a più di 40 documentari ogni anno. In precedenza ha lavorato come policy maker e programmatrice di film, arti visive e nuovi media al Rotterdam Arts Council e come programmatrice al De Balie, il più importante locale olandese per le arti contemporanee, la politica e la cultura.

Dal 2018 è presidente del consiglio di amministrazione di near/by film, una società di produzione cinematografica che si concentra su documentari e fiction sperimentali, film d'essay e film d'artista.

È stata membro della giuria di diversi festival cinematografici, ad esempio nel 2016 per IDFA e per Hot Docs a Toronto.

MARIANGELA BARBANENTE

Mariangela Barbanente è nata a Mola di Bari e vive a Roma. Si divide tra l'attività di sceneggiatrice e la regia di documentari. Come sceneggiatrice, per il cinema ha firmato "L'Intervallo" di Leonardo Di Costanzo (David di Donatello 2013 per l'Opera Prima); per la tv serie come "Ris, delitti imperfetti". Il suo primo documentario, "Sole" (2000), ha ricevuto diversi riconoscimenti a festival in Italia e all'estero ed è stato trasmesso dalle televisioni di 15 paesi. Sono seguiti "Il trasloco del Bar di Vezio" (2005, doc serie per Planet), "Ferrhotel" (2011), "In viaggio con Cecilia" (2013) realizzato a quattro mani con la decana dei documentaristi italiani Cecilia Mangini. Nel 2015 codirige con Antonio Palumbo la docufiction "Varichina – la vera storia della falsa vita di Lorenzo De Santis", cinquina dei Nastri d'Argento 2016 nella categoria Docufilm.

È stata la prima donna presidente dell'associazione Doc/it - documentaristi italiani (2011-13).

Attualmente sta lavorando con la casa di produzione tedesca Zeitsprung come autrice di una docufiction sul naufragio della Costa Concordia per RAI e SKY INTERNATIONAL che sarà pronto all'inizio del 2022.

ART EXHIBITION: Textures of Affect

di Ruchama Hoed


L’artista olandese Ruchama Hoed presenterà una selezione delle sue opere a DocuDonna 2021. La mostra si intitola TEXTURES OF AFFECT, frutto di una percorso artistico-spirituale alla ricerca della luminosità interiore, che rappresenta una interessante combinazione fra arte contemporanea e la tecnica tradizionale di tessitura su telaio a castello, in cui la multi dimensionalità della simbologia dell’intreccio dei fili crea opere viscerali che esprimono la trasformazione da idea in forma. Una elaborazione fra contemporaneità e tradizione che crea opere dallo stile unico grazie all’utilizzo di materiali come il raso, che rafforza l’espressione di questa lucentezza.

Ruchama Hoed è un’artista olandese, che ha studiato all'Università di Utrecht e poi si è laureata nel 2008 in “visual art textiles” presso l’Accademia d’Arte Goldsmiths College di Londra, creando uno stile tutto suo combinando la performance all'universo infinito tessile. Nel 2014 viene a Lucca per apprendere le tecniche antiche e i segreti della tessitura su telaio, sotto la guida della maestra Lucia Nesi Giardina (Progetto Mammut).

Attualmente vive fra l’Italia e l’Olanda continuando il suo percorso di crescita professionale e personale incentrato sulla “tessitura della vita”.

LIBRO: Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma

di Federica Fabbiani and Chiara Zanini

Sono passati quattordici anni da quando Céline Sciamma, classe 1978, ha fatto il suo esordio nel lungometraggio con Naissance des pieuvres, dopo aver frequentato La Fémis, la scuola di cinema più prestigiosa in Francia. Il successo è cresciuto a livello internazionale con Tomboy e Bande de filles (in Italia conosciuto come Diamante nero) ed è diventato planetario con Ritratto della giovane in fiamme, seguito da Petite Maman, che in Italia vedremo questo autunno. Ma Sciamma è anche autrice di sceneggiature per film di Jacques Audiard (Les Olympiades), André Techiné (Quando hai 17 anni) e Claude Barras (La mia vita da zucchina). Il suo è un cinema femminista e in cui la dimensione queer è spesso presente, ma non per questo è mai stato relegato in una nicchia.

La monografia edita da Asterisco è curata dalle critiche Federica Fabbiani e Chiara Zanini, e vede come autrici anche Silvia Nugara, Elisa Cuter, Daniela Brogi, Ilaria Feole e Ilaria A. De Pascalis. Ha per titolo Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma e si può trovare nelle librerie, sul sito della casa editrice Asterisco e in molti negozi on line.

Le autrici

Giornalista e scrittrice, Federica Fabbiani ha analizzato attraverso la critica cinematografica lesbica il modo in cui lo sguardo orienta e condiziona la percezione di sé al tempo della ipervisibilità mediatica del lesbismo (Sguardi che contano, Iacobelli 2019); con la lente del femminismo ha indagato la serialità televisiva (Zapping di una femminista seriale, Ledizioni 2018). Cura un podcast sul cinema lesbico: Reno, 1959. Collabora con la rivista femminista «Leggendaria», per cui scrive di cinema e serie tv; ha scritto di Sense8 nel volume collettaneo Il tempo breve (Iacobelli 2018) e di Tales of the city in Queer Gaze (Asterisco, 2020). È programmer del festival Some Prefer Cake. Si è appassionata, nel passato, di giornalismo online (Un mare di notizie, Etas 2003), di cinema lesbico (Visioni lesbiche, 40k 2013), di tecnologia e media (vari saggi in volumi collettanei).

Chiara Zanini è freelance, critica, film programmer, formatrice, diversity specialist, addetta stampa. Scrive per diverse testate, tra cui Rolling Stone, Sentieri Selvaggi e Elle Decor. Ha scritto l’introduzione di Nostalgie urbane, libro-omaggio alla regista Valentina Pedicini. Cura una newsletter chiamata Cineaste, dedicata principalmente ai film diretti e scritti da registe donne e non binary, e alla diversity (cineaste.substack.com). Ha condotto la prima ricerca sulla diversity nelle scuole italiane di cinema ed è selezionatrice per tre festival: Documentaria, Docucity e V-Art Festival Internazionale Immagine d'Autore. Si interessa in particolare di cinema non convenzionale, diritti umani, politiche culturali e del lavoro.

CONFERENZA: Donne ribelli: Registe e poetiche dell'orrore

di Patricia Pisters

Il genere horror ha sempre riguardato le questioni di genere, dall'opposizione tra la tipica "damigella in pericolo" catturata dal mostro nell'horror classico, all’ "abietto mostruoso- femminile" e la “final girl" nel moderno film horror degli anni '70 e '80. Tuttavia, è solo dal nuovo millennio che le registe hanno iniziato ad appropriarsi attivamente dell'estetica horror in modo significativo nei loro film. Nella sua conferenza Patricia Pisters indaga sulle registe contemporanee che hanno fatto un uso innovativo e ribelle di una "poetica dell'orrore" nel loro lavoro, aprendo così una gamma di prospettive diverse sui temi dell'orrore, sia di genere che razziali, oltre i confini del genere. Esaminando diverse opere di registe donne, discuterà di nuove interpretazioni di donne vendicatrici, vampiri sanguinari, streghe lussuriose, madri e figli spaventosi e dell'eco-horror presentato attraverso gli occhi di questa nuova generazione di registe che allargano la portata generica e allungano lo spettro emotivo del genere. https://euppublishingblog.com/2020/11/25/new-blood-in-contemporary-cinema-women-directors-and-the-poetics-of-horror/.

BIOGRAFIA

Patricia Pisters è professoressa di Cinema e Cultura dei Media presso il Dipartimento di Studi Media dell'Università di Amsterdam. Nel 2019 è stata scholar in residence all'EYE Film Institute di Amsterdam lavorando sulle immagini di straordinaria percezione; e senior fellow presso Cinepoetics alla Freie Universität di Berlino. Il suo libro New Blood in Contemporary Cinema è stato pubblicato da Edinburgh University Press nel 2020. Vedi anche www.patriciapisters.com

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