EDIZIONE 2024

26- 27 ottobre | Massa Marittima

Cristina Berlini e Letizia Papi Apriranno la sesta edizione del festival. A seguire, Gerdien Smit dell’Eye Filmmuseum di Amsterdam illustrerà il contesto storico del film Donna: Women in Revoltprodotto e distribuito 43 anni fa dal collettivo cinematografico femminista olandese Cinemien. La Smit esplorerà il lavoro pionieristico di Cinemien nella promozione dei Film femministi. Questo Film, insieme al resto della collezione Cinemien, è ora conservato nell'archivio dell'Eye Filmmuseum.

Apre la sesta edizione DocuDonna il film fuori concorso Donna: Women in Revolt di Yvonne Scholten del 1980. Gli altri documentari selezionati sono molto diversi fra loro sia nell’approccio stilistico che nelle tematiche: dall’ esplorazione sui temi della perdita, del trauma e della ricerca della giustizia del popolo palestinese nel film Where The Olive Trees Weep all’utopia di Sultana’s Dream in cui le donne governano il paese mentre gli uomini vivono in isolamento; dalla determinazione della comunità di Scampia nel promuovere la crescita culturale del quartiere in Simme Tutt’uno alla riflessione sulla nascita, essere genitori oggi, e sul percorso che rende una donna madre nei suoi risvolti psicologici e culturali in Tempo d’attesa dalla ricerca nel vissuto familiare che cessa di essere privato quando diviene tramandato in Ma.tri.mo.nio alla sensazione di vivere in un piccolo ambiente pittoresco che può dare solo un'impressione della realtà in Diorama; dallo scoprire che per esistere ci vuole coraggio, anche quello che gli altri non hanno avuto in Sette Minuti alla rassicurante consapevolezza degli effetti benefici degli alberi sugli esseri umani in The walking forest.

DocuDonna diffonde un messaggio di pace non rituale, che restituendo valore alla bellezza e all’amore, ci spinge a riflettere in modo non superficiale sul valore della vita, a costruire un paesaggio di relazioni, luoghi ed esperienze umane, verso un orizzonte di solidarietà e cooperazione in cui siano le donne a sradicare guerre e soprusi.

Cristina Berlini
Direzione Artistica

LA GIURIA

Yvonne Scolten, Lizzie Thynne, Gerdien Smit

Premi 2024

Sultana’s Dream
Isabel Herguera

Miglior documentario internazionale

Tempo d’attesa
Claudia Brignone

Miglior documentario italiano

7 Minuti
Alessia Bottone

Miglior Cortometraggio Documentario

Where Olive Trees Weep
Zaya and Maurizio Benazzo

Menzione speciale

Altri documentari in concorso

ma·tri·mo·nio
Gaia Siria Meloni

Diorama
Elena Conti

The Walking Forest
Rose Casella, Floris Leeuwenberg

Simme Tutt’uno
Alice Franchi

OUT OF COMPETITION

Donna: Women in Revolt
Yvonne Scholten

LA GIURIA

Yvonne Scholten

Yvonne Scholten è una scrittrice e giornalista, nata nel 1943 a L'Aia, Paesi Bassi. Ha studiato Scienze Politiche all'Università di Amsterdam. Dal 1969 al 1982 ha lavorato in Italia come corrispondente estera per giornali, radio e TV olandesi. Durante il suo periodo italiano, ha introdotto nei Paesi Bassi il lavoro di Antonio Gramsci grazie al suo libro “Antonio Gramsci. Marxisme als filosofie van de praxis,” pubblicato dalla Van Gennep nel 1972.
Nel 1981 ha realizzato il documentario “Donna: vrouwen in verzet” (Donne in rivolta) per IKON TV. Tornata nei Paesi Bassi, dal 1983 al 2004 ha lavorato come redattrice per radio e televisione olandesi. Dal 2004 lavora come freelance, dedicandosi alla ricerca sui volontari olandesi nella Guerra Civile Spagnola, pubblicando vari studi su questo tema. Per saperne di più su Yvonne, si rimanda alla biografia curata da Franco Tirletti per l'Enciclopedia delle Donne: https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/yvonne-scholten

Lizzie Thynne

Lizzie Thynne è regista e scrittrice. Produce film per gallerie, web e televisione. Il suo lavoro è stato ampiamente presentato in festival internazionali, grandi mostre e su Channel Four. Spesso esplora modi inventivi e stimolanti di rappresentare il passato che ne sottolineano l'importanza e il fascino per il presente utilizzando il teatro, la danza e l'uso creativo dell'archivio. Lavora con molti collaboratori di talento e gira e monta i suoi film.I suoi documentari Independent Miss Craigie, On the Border e Playing a Part: The Story of Claude Cahun esplorano il ruolo spesso trascurato delle donne nella storia e la storia dei media. Il suo lavoro recente è stato sostenuto dall'Arts and Humanities Research Council, dal Leverhulme Trust e dal Brighton Festival

Gerdien Smit

Gerdien Smit è consulente e ricercatrice presso l'Eye Filmmuseum di Amsterdam, Paesi Bassi. Ha avviato e condotto uno studio pilota di storia orale sul collettivo cinematografico femminista Cinemien (1974-1984), sostenuto da una sovvenzione museale del Consiglio olandese per la ricerca (NWO). Insieme a Cecilia Valenti, è autrice dell'articolo “Archivaktivismus mit Cinemien: Ein Gespräch über das Kuratieren und Bewahren der Geschichte eines transnationalen feministischen Filmverleihnetzwerks”, pubblicato nel numero di settembre 2024 di Frauen und Film. Le sue ricerche precedenti si sono concentrate sulle rappresentazioni cinematografiche degli “anni di piombo” e del '68 nel cinema italiano.

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