TITOLO | Ailleurs, Partout |
NAZIONE | Belgio |
ANNO | 2020 |
REGISTA | Isabelle Ingold & Vivianne Perelmuter |
DURATA | 63′ 00″ |
FORMATO | HD |
SUONO | Isabelle Ingold & Vivianne Perelmuter |
MONTAGGIO | Isabelle Ingold & Vivianne Perelmuter |
SCENEGGIATURA | Isabelle Ingold & Vivianne Perelmuter |
PRODUZIONE | Dérives – Julie Frères |
MOTIVAZIONE
Ailleurs Partout delle registe Isabelle Ingold e Vivianne Perelmutter è un documentario che ‘fa male’ perché racconta la condizione di un rifugiato in un modo unico: in modo sensoriale. Lo schermo di un computer, il protagonista che esiste attraverso parole, poche e sottili, immagini da tutto il mondo. Superiamo i confini e altre storie ci coinvolgono con messaggi nelle chat, conversazioni telefoniche, questionari dell'ufficio immigrazione. È il viaggio di Shahin, un ragazzo iraniano di 20 anni che, abbandonato il suo Paese, fugge in Grecia cercando di mantenere un'illusione di successo davanti a sua madre e a sé stesso. Solo alla fine del documentario “leggiamo” che “l'Inghilterra ha accettato i suoi documenti”. "Una vita normale può iniziare". Oltre a una selezione di immagini di non-luoghi (aeroporti, stazioni, porti), riprese dalle telecamere di sicurezza e montate in modo sincopato, la forza del documentario è molto incentrata sullo stimolare l'immaginazione dello spettatore fino a generare la realtà. Alla fine, la percezione è quella di aver conosciuto molto intimamente il protagonista e di aver seguito dal di dentro il suo percorso avvincente e doloroso.
Una stanza, da qualche parte in Inghilterra. Lo schermo di un computer, immagini da tutto il mondo. Basta un clic per attraversare i confini, mentre il racconto di un altro viaggio si snoda a pezzi, attraverso sms, chat, conversazioni telefoniche e un'intervista all'ufficio immigrazione britannico.
REGISTI
Isabelle Ingold & Vivianne Perelmuter
Isabelle Ingold è redattrice e regista freelance. Si è laureata a La Femis nel dipartimento di montaggio. Da allora, ha lavorato con registi diversi come Amos Gitai, Vincent Dieutre, Vivianne Perelmuter, Toshi Fujiwara, Barmak Akram, Bojena Horackova, Itvan Kebadian, Renaud Cohen, Hervé Cohen, Jean-Charles Massera, Laurent Ait- Benalla...
I lungometraggi e i documenti che ha curato sono stati selezionati in festival come: Venise, Cannes, Toronto, Berlinale, Sundance, Locarno, Lussas, Cinéma du Réel, Nyon, Brive. Dal 2009 insegna edting presso l'Università della Corsica (Francia).
Vivianne Perelmuter è nata a Rio de Janeiro (Brasile) ma vive in Francia dall'età di otto anni. Dopo aver studiato filosofia, Vivianne è entrata alla scuola di cinema francese (La Fémis-IDHEC). Ha realizzato diversi cortometraggi e documentari, selezionati e premiati in numerosi festival. Il suo primo lungometraggio, “Uncertain Time” (“Le Vertige des Possible”s), è uscito a Parigi (marzo 2014) ed è stato acclamato dalla critica da Le Monde, Libération, Critikat, AVoirALire, Le Point, ecc. Il film è stato proiettato a Parigi per cinque mesi ed è stato trasmesso più volte sul canale Ciné+ nel 2015. È stato nella lista delle nomination Magritte per il First Feature Award in Belgio. Dal 2010 Vivianne insegna all'Università della Corsica.